26 September 2011

Sergio Bonelli Editore


Questa è la prima pagina che ho disegnato per la Sergio Bonelli Editore, nel 1994. La testata era Zona X e fu la mia prima pubblicazione in assoluto.
This is the first comic page I drew for Sergio Bonelli Editore, in 1994. The series was Zona X and it was my first published work ever.


E questa è la vignetta di Julia che stavo disegnando stamattina, 17 anni dopo, quando alle 10:34 ho appreso della morte improvvisa di Sergio Bonelli.
And this is the Julia panel I was drawing this morning, 17 years later, at 10:34, when I learned of Sergio Bonelli's sudden passing.

Nel mezzo, la vicissitudini della mia vita, la gioia rinnovata ogni giorno per un lavoro molto particolare, impegnativo, infinitamente gratificante.
Un lavoro, ed un uomo, a cui devo proprio tutto.
In between, the vicissitudes of my life, the every day renewed joy for this work, particular, tough, infinitely rewarding.
A job, and a man, whom I owe everything.

Sergio Bonelli, 1932-2011.
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22 September 2011

Thomas Silane 6 is on sale.









Release date: september 21, available in France, Belgium and on websites such Amazon. More informations and previews on facebook.


Story: Patrice Buendia, Philippe Chanoinat
Drawings: me
Colors: Cyril Saint-Blancat
Grand Angle/Bamboo Edition.

02 September 2011

Setting the standard (recensione semiseria)


Quanti sono i nomi dei maestri della nostra arte riconosciuti univocamente come vette indiscusse? Pochissimi. Fra questi, i superlativi assoluti si sprecano da oltre mezzo secolo per Alex Toth, considerato dal sottoscritto l'Inarrivabile per eccellenza. Genio è la parola che ricorre più spesso, anche nella recente trilogia di ristampe "ufficiali" a lui dedicata. Termine appropriato più che mai, ma anche un po' logoro.
Di solito tra colleghi, nelle lunghe e talvolta ripetitive chiacchierate a proposito dei giganti sulle cui spalle noi nanetti poggiamo le estremità, basta nominare Toth per ricomporre eventuali discordie, riappacificare gli animi dopo sanguinolente dispute su chi sia stato il miglior disegnatore western o di guerra, storico o noir. Toth dominava tutti i generi, semplicemente. Eccezion fatta per i supereroi: in quel campo, pur avendo fatto bene, i numi tutelari bisogna andarli a cercare altrove.
Internet, unitamente al triste evento della dipartita del maestro nel 2006, ha catalizzato un deciso allargamento della cerchia dei fan di Alex Toth (a cui tuttavia mi picco di appartenere "dalla prima ora"). Finalmente la sua opera arriva a tutti grazie alle ristampe di storie, illustrazioni, model sheets, ma anche per le sterminate dissertazioni in cui egli stesso (forse più incline alla sintesi nel disegno che nella scrittura) si produceva commentando, recensendo e stroncando ciò che accadeva intorno a lui, nel mondo dei comics.

Giungo dunque al cuore di questo post: l'ultimo acquisto fresco fresco da Amazon - "Setting the standard, comics by Alex Toth 1952-1954" di Greg Sadowski, Fantagraphics book 2011, 432 pp, $39.99.

Copre il periodo in cui Toth, conclusasi rocambolescamente l'esperienza alla National/DC (voci non confermate riportano che Alex appese per il bavero il suo editor fuori dalla finestra del 35simo piano), passò ad illustrare storie d'amore per la Standard Comics, quasi sempre limitandosi alle matite. Un periodo molto importante e formativo per la sua carriera: la sfida era rendere interessanti visivamente queste brevi storiette un po' da fotoromanzo (diremmo noi), dove il pathos era invariabilmente costituito da ripetuti e voluttuosi baci.
Le composizioni sono straordinarie, di un'inventiva fuori dal comune, come il lavoro sul lettering, le espressioni, l'abbigliamento e l'arredamento (poiché agli albori dell'epoca televisiva le tendenze si affermavano anche attraverso le riviste illustrate ed i fumetti).
A parte quattro mirabili storie ripassate dallo stesso Toth, le chine sono di Peppe, Celardo, Barry, fra i quali l'eccellenza è raggiunta dal solo Peppe. Il libro ha il merito di essere esaustivo e di stampare le scansioni dei fumetti originali a colori, presumibilmente prelevate dalle copie meglio conservate. In più c'è un'intervista che non ho ancora letto, una breve sezione dedicata al commento critico, ben fatta, e la riproduzione degli originali di "I fooled my heart", inchiostrati da Toth. Grafica e stampa bellissime: mio consiglio spassionato …. BUY, BUY, BUY !!!